Access Octomono Masonry Settings
Che cos'è l'ikigai? Piccoli passi verso la felicitàIkigai è un termine con il quale i giapponesi indicano il vivere in armonia con amore, felicità e passione per le proprie aspirazioni, iki significa “esistenza” e gai designa lo “scopo“, quindi il suo significato letterale è "scopo della vita". Nella sua opera intitolata “Il piccolo libro dell’ikigai” l’autore, Ken Mogi, neuroscienziato giapponese ricercatore al Sony Computer Science Laboratories, ci guida attraverso i 5 pilastri dell’ikigai, sviluppando una comprensione profonda per la semplicità e l’armonia e fornendo uno spaccato della cultura giapponese in cui suddetti pilastri trovano terreno fertile per germogliare e trovare ampi consensi. In realtà, l’ikigai rappresenta una riflessione sul proprio essere e sul proprio vivere ed è applicabile al mondo occidentale quanto quello orientale, è il personale motivo per cui ci alziamo la mattina. Non si tratta di gesti di grande portata, che generalmente arrecano un piacere solo temporaneo, bensì di quelle piccole azioni quotidiane che ci procurano soddisfazione e che prendono in considerazione anche il benessere altrui, regalandoci una felicità più duratura. Seguire il proprio ikigai vuol dire dare un senso alla propria vita, per farlo occorre nutrirlo con costanza e dedizione giorno dopo giorno e rispettare tutti i cinque principi su cui si basa che approfondiremo qui sotto. I cinque pilastri dell'Ikigai1. Cominciare a piccoli passi. Il primo punto è essenziale per trovare la felicità e vivere in armonia, di solito ci concentriamo sulle grandi imprese e sugli obbiettivi più appariscenti, i giapponesi hanno capito che ciò che riempie di significato la nostra vita sono invece le piccole azioni, fatte con passione e dedizione, dal lavoro alla cura per la propria famiglia. La cultura giapponese è pregna di piccoli gesti quotidiani, effimeri e spesso monotoni, ma che tessono con pazienza il fulcro centrale dell’esistenza. 2. Dimenticarsi di sé. Rappresenta un pilastro dell’ikigai molto personale, con esso dobbiamo prendere atto delle nostre sensazioni e lasciarle andare progressivamente, dare meno importanza a questioni che sembrano essere vitali per noi ma che in realtà non lo sono affatto se guardate da un’angolazione più ampia. Il dimenticarsi di sè è strettamente connesso con lo stare qui ed ora, trova delle forti connessioni con la filosofia buddista e con la meditazione yoga, ed è essenziale per osservare le cose da una giusta prospettiva, come un bambino guarda il mondo, senza preconcetti o pregiudizi. 3. Armonia e sostenibilità. L’intento è quello di portare a termine i nostri gesti quotidiani con armonia e con uno sguardo al rispetto altrui. La nostra esistenza è collegata a quella degli altri, considerare che siamo tutti interconnessi e che occorre rispettare gli equilibri tra noi e il mondo esterno aiuta a tutelare l’ambiente e il prossimo, rende più empatici e dona l’armonia necessaria per vivere senza stress, per far ciò bisogna abbandonare le innumerevoli sovrastrutture che appesantiscono l’esistenza e concentrarsi sul momento in cui si vive. 4. Stare nel qui e ora. E’ un principio molto delicato, sensibile al rumore di fondo della società, un piccolo equilibrio che va attenzionato e ricercato. Concentrarsi sul momento, dimenticando il passato e smettendo dipreoccuparsi per il futuro permette di raggiungere la massima dedizione in ciò che si sta facendo,rendendo il momento vissuto unico e reale. Stare qui e ora ci rende vivi, ci aiuta ad essere più presenti durante il lavoro, con gli amici e a casa, migliorando i risultati delle nostre azioni e i rapporti con gli altri. 5. La gioia per le piccole cose. Si tratta di un principio universale molto affine a quello di Santosha nello Yoga che insieme allo stare nel qui e ora conferisce stabilità all’esistenza, leggerezza e voglia di vivere. Essere contenti per aver fatto una buona colazione o godere di una bella giornata di sole mentre si passeggia in un bel giardino odoroso, possono sembrare scontati tuttavia rappresentano il sale della vita, ciò che riesce a riempire di bellezza le nostre giornate nonostante le avversità, riconoscere e saper apprezzare le piccole cose dona amore e serenità e ci avvicina all’ideale di felicità dell'Ikigai. Perchè trovare il proprio ikigaiIn un mondo frenetico in cui è facile perdere di vista le cose importanti, l’ikigai ci riporta alla realtà e all’essenza, ci insegna a prendere il giusto tempo per noi e per le cose che contano davvero, rendendo la vita piena e soddisfacente. Sono i gesti quotidiani che riempiono di valore la nostra esistenza, l’amore che mettiamo in ciò che facciamo ogni giorno, che sia il lavoro, la propria passione, la cura della casa o delle persone care, per ognuno è diverso. Trovare il proprio ikigai e seguire i 5 pilastri può aiutarci ad imboccare la strada giusta per avvicinarci alla felicità stabile e duratura a cui aspiriamo. Il concetto di ikigai, dunque, oltre a trovare una connotazione pressoché perfetta in una cultura orientale come quella giapponese, oggi comincia a trovare terreno fertile anche nella società occidentale, in cui stress e apatia stanno rovinando il quotidiano e dove si va sempre più spesso alla ricerca di nuovi percorsi per trovare la gioia, l’amore e l’armonia. L’ikigai è un cammino e uno stile di vita che ci guida verso quella felicità. Nicolò Piluso Leggi di più I commenti sono chiusi.
|
Details
Categorie
Tutti
|