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Che cosa sono i Marma La tradizione indiana immagina il corpo umano costellato da particolari punti energetici detti marma, che riflettono in miniatura l’assetto universale all’interno del microcosmo rappresentato dal nostro organismo. Marma, significa "zona sensibile”, infatti, questi punti si trovano per lo più in aree vitali, che influenzano direttamente la salute dell’individuo, tanto che lesioni in queste zone possono essere molto pericolose, addirittura mortali. Un punto marma ha la sua sede anatomica dove muscoli, nervi, vasi, tendini e ossa si incontrano. I marma sono classificati in base alla posizione, al tessuto che li compone e agli effetti che producono se danneggiati, e la loro manipolazione può essere utile per stimolare organi, muscoli, articolazioni, ghiandole, strutture e sistemi del corpo umano, inoltre, nella visione metafisica dell'Ayurveda essi si riflettono anche sulla psiche e sull'energia pranica dell'individuo. I marma sono analoghi ai punti di agopuntura della medicina tradizionale Cinese, tuttavia non sono coincidenti e rispetto a questi hanno una dimensione variabile, spesso maggiore, la cui unità primaria è più o meno uguale all'ampiezza del dito del soggetto preso in esame. In dettaglio l'unità viene calcolata facendo la media delle dita ad esclusione dei pollici, congiungendo cioè le mani dai mignoli e dividendo per otto la misura presa alla base delle otto dita allineate. Un marma piccolo può essere grande mezza unità "dito" di diametro, mentre uno grande anche 4 unità. Un po’ di storia La conoscenza del marma era nota sin dal periodo vedico e pare essersi sviluppata originariamente per fronteggiare le ferite e difendere al meglio il corpo durante le guerre, in seguito si sono evoluti due filoni principali, bellico e medico, che scopriremo insieme nel paragrafo successivo. In epoca classica (1700 a.C. - 700 d.C.) si assiste alla compilazione dei principali testi ayurvedici, le prime tracce dei marma si trovano nell'Athara Veda, seguito da molti altri testi, tra cui Charaka Samhita, Ashtanga Hridaya e Ashtanga Sangraha, che contengono tutti diversi riferimenti, in particolare Sushruta Samhita ne è particolarmente ricco. Lo studio dei marma diventa fiorente in tutta l'India e si affianca a diverse tradizioni, fino ad espandersi oltre i confini ed approdare nel resto dell'Oriente, dove prenderà diverse strade e subirà cospicue evoluzioni. Dopo un declino durante il periodo coloniale dovuto all’osteggiamento di alcune tradizioni locali, compreso l’esercizio stesso dello yoga, l’utilizzo dei marma in particolare in ambito terapeutico vide una rinascita assieme alla riqualificazione dell’ayurveda a metà del XX secolo, dopo la dichiarazione d’indipendenza dell’India avvenuta nel 1947. Guerra e Medicina In primo istanza lo studio dei marma si è legato all'ambito bellico, in particolare alle arti marziali indiane, tra cui la più nota è la Kalari tipica del Sud dell’India, queste poi si evolvettero in base alle culture locali. Si narra che le arti marziali si diffusero in Oriente grazie a Bodhidharma, un monaco di stirpe indiana, i cui insegnamenti giunsero in Cina, Tibet e Giappone, dando il via allo sviluppo di altre arti marziali, tra cui Kung Fu e Shaolin. In principio la conoscenza dei marma veniva adoperata principalmente a scopo difensivo in quanto in India vigeva Ahimsa, il principio della non violenza, per tale motivo attecchì particolarmente bene nell’ambiente monastico ove non era concesso usare armi. Oltre alla difesa i marma potevano essere utilizzati per infliggere colpi mortali al nemico e conseguire la vittoria in battaglia. La seconda grande sfera d'interesse che si occupò dello studio dei marma fu quella del settore medico, infatti, l’Ayurveda ha messo in correlazione i diversi punti sensibili al funzionamento dell’organismo, rendendo i marma dei mezzi per la diagnosi e il successivo trattamento delle malattie, più in generale degli strumenti utili a favorire il benessere e la longevità dell'individuo. La scienza dei marma era detta Marma Vidhya, essa trovò presto largo impiego in chirurgia e comprendeva una serie di terapie dette Marma Chikista volte al recupero della salute e del benessere umano, mentre nel sistema Siddha del sud dell’India i Marma, erano e sono definiti Varma, qui in particolare il loro studio si evolvette parallelamente al fenomeno tantrico e al legame energetico Shiva-Shakti. Come agire sui marma: terapie e trattamenti Il metodo principe per trattare i marma è il tocco terapeutico che viene effettuato in prossimità e al di sopra degli stessi. La tecnica più utilizzata è sicuramente il massaggio, detto abhyangam, che combina la manipolazione dei punti sensibili alle proprietà benefiche degli oli medicati e aromatici, che vengono spalmati e frizionati nelle aree da trattare. Per effettuare il massaggio si usano solitamente le dita, tuttavia è possibile usare anche le nocche, i palmi delle mani, e ancora polsi, gomiti, avambracci e persino i talloni. Un'altra tecnica di manipolazione è la digitopressione, detta Mardana, che consiste nell’applicare una forza mirata e prolungata in un area ristretta, in questo caso direttamente sul marma. Si tratta di un tocco più fine ma non per questo meno potente, praticato essenzialmente usando il polpastrello del pollice o dell’indice, pertanto particolarmente adatto ai marma più piccoli, se invece occorresse trattare i punti più grandi o se si volesse utilizzare una forza maggiore é possibile esercitare la pressione con la punta del gomito. Il metodo erboristico associato ai marma è altrettanto popolare e utilizzato, esso prevede l’applicazione delle erbe direttamente sull’epidermide sotto forma di impacchi, polveri e infusi, queste non solo vengono posizionate sopra al punto sensibile ma spesso vengono introdotte nell’organismo anche per via orale in modo da potenziarne gli effetti. La terapia delle paste, detta Lepa Chikista, è una tecnica erboristica molto apprezzata che prevede l’applicazione sul marma di un unguento composto da erbe prima polverizzate e poi mischiate a dell'olio sino a che non si formi una pasta, le cui proprietà verranno assorbite dalla pelle. Esistono diversi altri modi per trattare i marma, ad esempio attraverso la pratica dello yoga, l’uso di strumenti specifici, i salassi, la stimolazione termica, la terapia pranica e altri metodi ancora, tutti concepiti con l’intento di incrementare il benessere e la salute della persona. Leggi anche I commenti sono chiusi.
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