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Che cos'è la spasticitàLa spasticità, come dice l'etimologia stessa della parola (dal greco spasmos), è una condizione caratterizzata da spasmi muscolari e da un anomalo aumento del tono muscolare. Tali contrazioni involontarie e prolungate della muscolatura, possono limitare considerevolmente il movimento sino addirittura ad impedirlo. La spasticità, infatti, si manifesta quando avviene un danneggiamento del primo motoneurone, essenziale per far arrivare il messaggio di contrazione ai muscoli del corpo e, dunque, per eseguire correttamente i movimenti volontari. Le cause di questo danneggiamento possono essere di natura traumatica, vascolare o neurologica, pertanto può insorgere a seguito di incidenti, presentarsi dopo un asfissia cerebrale, e ancora derivare da alcune patologie che interessano i vasi sanguigni (ad esempio l'ictus), ma anche da diverse malattie e problematiche neurologiche. Si capisce bene che, a seconda del grado del disturbo, può essere fortemente debilitante per chi ci convive, poiché senza una normale funzionalità del tono muscolare subentrano rigidità, dolore, clonie, iperreflessia e difficoltà motorie. Un aiuto dallo yoga
Lo Yoga con le sue tecniche calmanti e di allungamento muscolare agisce come un vero e proprio miorilassante naturale. Le posizioni mantenute in estensione non forzata per una durata lunga (anche per 20 minuti ad asana) con l’ausilio di cuscini e supporti sono in grado di distendere in profondità le fibre muscolari, i tendini e i legamenti e di stimolare il tessuto connettivo, attenuando in tal modo le tensioni e la ritrazione della muscolatura, con conseguente riduzione della spasticità. Pare, inoltre, che l’esercizio fisico intervenga nei cambiamenti nell’eccitabilità dei motoneuroni e degli interneuroni spinali, una pratica opportuna induce il rilassamento muscolare anche a partire dal sistema nervoso. Sono molto consigliati anche esercizi mirati alle zone più colpite come lo stretching delle mani e dei piedi e del face yoga. Per quanto riguarda il pranayama, la respirazione diaframmatica, effettuata in posizione supina, è un ottimo esercizio distensivo. Si rivela molto utile anche la pratica della meditazione Vipassana, che a seconda dell'indagine condotta può indurre un profondo rilassamento generale a livello psicofisico o più dettagliatamente di specifiche parti del corpo. Posizioni yoga per ridurre la spasticitàQui sotto alcune posizioni con le relative varianti yoga chair per sedia (o sedia a rotelle), adatte alla pratica yoga dei soggetti che presentano spasticità. Gli asana più indicati sono quelli che prevedono allungamenti graduali e prolungati, insieme a quelli di apertura del petto, delle spalle e del bacino. Sono molto utili anche gli esercizi di stretching delle mani e dei piedi. Durante l'esecuzione delle seguenti posizioni non si deve mai provare dolore, semmai una leggera sensazione di estensione al centro del muscolo. Mantenere ogni posizione per almeno dieci respiri. Se ci riteniamo stabili possiamo chiudere gli occhi e portare idealmente il respiro sulla zona che stiamo allungando.
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