Access Octomono Masonry Settings
Cambiare con la primaveraLa primavera rappresenta un importante periodo di transizione caratterizzato da un aumento delle ore di luce e delle temperature e più in generale dal cambiamento delle condizioni ambientali, che portano a un progressivo risveglio della natura, della fauna e della flora. Queste trasformazioni influiscono profondamente anche sulla fisiologia umana, in particolare sul sistema immunitario ed endocrino, condizionando i livelli ormonali, il ritmo circadiano, il metabolismo e persino la regolazione dell'umore. Per far fronte a tali cambiamenti l’organismo si deve riadattare ed è per questo che in primavera è più facile andare incontro ad alcuni inconvenienti, come disturbi del sonno, sbalzi d'umore, variazioni dell’energia e un aumento della suscettibilità alle allergie. Ma non c'è da preoccuparsi, la strada giusta è assecondare i cicli della natura e cambiare insieme ad essa. Cinque strategie per rigenerarsiIn primavera, dunque, può essere d’aiuto adottare strategie mirate per sostenere la salute psicofisica e andare incontro in armonia al cambiamento. A seguire, vi proponiamo cinque consigli di benessere per affrontare questa stagione con equilibrio, leggerezza e vitalità.
Uno dei principali benefici è legato alla sintesi della vitamina D, l’esposizione al sole attiva la produzione di questo ormone, essenziale per il metabolismo osseo, la funzione muscolare e il sistema immunitario, la sua carenza causa disturbi dell’umore, debolezza e aumentato rischio di infezioni. Praticare attività all’aperto può essere benefico soprattutto se associato al movimento, perciò se non hai ancora questa abitudine inizia a svolgere piccoli lavori fuori dalle mura domestiche, come il giardinaggio, la pulizia degli ambienti esterni o lavori di falegnameria e costruzione; anche attività più statiche come leggere, mangiare o disegnare all'aperto ti aiuteranno comunque a incrementare la sintesi di vitamina D e a sentirti in armonia con la natura. Cogli l’occasione per stare fuori ogni volta che puoi, bastano 30 minuti di camminata al giorno, preferibilmente in parchi o aree verdi, per vedere i primi effetti positivi sulla salute mentale e cardiovascolare. Gladwell et al. nel 2013 su Psychoneuroendocrinology hanno dimostrato che 30 minuti di esercizio in un ambiente naturale riducono significativamente i livelli di cortisolo rispetto all’esercizio in palestra. Fare sport outdoor, come corsa, ciclismo o escursionismo, aiuta a rafforzare la muscolatura, migliorare la resistenza cardiovascolare e ridurre lo stress. Uno studio di Thompson Coon et al. pubblicato nel 2011 su Environmental Science & Technology, sottolinea come camminare o correre in un ambiente naturale favorisca una maggiore ossigenazione del sangue e migliori la variabilità della frequenza cardiaca, indice di buona salute cardiovascolare. Trascorrere del tempo all’aperto favorisce una maggiore connessione con la natura, che è stata associata a livelli più bassi di depressione e ansia. Le pratiche dolci contribuiscono a risvegliare l’organismo, lo yoga all’aria aperta sarà il miglior alleato della tua salute psicofisica, questa disciplina, che combina movimento, respirazione consapevole e meditazione, ti regalerà una sferzata benessere per il corpo e per la mente. L’attività fisica in primavera, inoltre, favorisce la neurogenesi, ovvero la formazione di nuove connessioni neurali, migliorando la memoria e la capacità di concentrazione. Uno studio pubblicato su Nature da Cotman & Berchtold nel 2002 ha evidenziato che l’esercizio regolare aumenta la produzione di BDNF, una proteina che supporta la crescita e il mantenimento delle cellule cerebrali.
L’inizio della primavera è l'occasione giusta per esaminare ciò che mettiamo nel piatto, il periodo ideale per depurare l’organismo naturalmente, supportando i processsi fisiologici di eliminazione delle tossine. Sebbene il corpo umano possegga già meccanismi di detossificazione efficaci, regolati principalmente da fegato, reni, polmoni, intestino e pelle, è possibile ottimizzare questi processi attraverso il cibo. Una dieta detox ci offre l’opportunità per ripristinare l'equilibrio e ritrovare energia attraverso alimenti leggeri e ricchi di antiossidanti, che sostengono il sistema immunitario, migliorano la funzionalità epatica e metabolica. L’idratazione è fondamentale, bere molta acqua favorisce la diuresi, il drenaggio linfatico e l’eliminazione delle scorie attraverso i reni, inoltre, qualche tazza di tè verde, magari accompagnata da frutti di bosco e un pezzetto di cioccolato extra fondente, arricchirà la nostra dieta di polifenoli, flavonoidi e antociani, che supportano la depurazione del fegato. È sempre più evidente la stretta connessione tra dieta e salute mentale, un cambiamento nell'alimentazione, inftti, può influenzare anche il benessere psicologico. Secondo "The gut-brain axis: interactions between enteric microbiota, central and enteric nervous systems," pubblicato nel 2015, l'equilibrio del microbiota intestinale è in grado di condizionare la salute mentale e persino il nostro comportamento. Oggi sappiamo che le diete plant-based sono altamente depuranti e possono avere un impatto positivo sulla salute della psiche, essendo tra le più efficienti nel migliorare la qualità del nostro microbiota. Consumare frutta di stagione come le fragole, nespole e ciliegie, ci fa fare un pieno di vitamine; rucola e verdure a foglia verde ricche di clorofilla, come spinaci, bietole, cavolo nero, aiutano a neutralizzare le sostanze tossiche; via libera a legumi e fibre, come fave, ceci, piselli, cereali integrali e semi di lino, che migliorano la salute del microbiota e la motilità intestinale, favorendo l’eliminazione di tossine liposolubili attraverso la bile. Molte tradizioni religiose includono il digiuno come atto di purificazione proprio nei periodi limitrofi alle feste e nei cambi di stagione. Secondo i più recenti studi sospendere temporaneamente l’assunzione di cibo può promuovere la salute e la longevità. "Fasting: A Double-Edged Sword" pubblicato nel 2020, sottolinea come il digiuno possa modulare la risposta infiammatoria nell'organismo, mentre lo studio "Intermittent Fasting: The Choice for a Healthier Lifestyle" pubblicato nel 2019 esplora gli effetti del digiuno intermittente, concludendo come digiunare per brevi periodi possa contribuire a una migliore regolazione della glicemia, utile nella prevenzione del diabete di tipo 2. Altri studi evidenziano come il digiuno possa stimolare il meccanismo di autofagia, un processo che coinvolge la pulizia e il riciclo di componenti cellulari danneggiate o obsolete, fornendo all'organismo un modo per rigenerarsi. Inoltre, il digiuno intermittente promuove la "browning" del tessuto adiposo bianco, favorendo la trasformazione di cellule adipose che immagazzinano grasso in cellule più attive che bruciano energia.
Un approccio olistico che combina fitoterapia e strategie ambientali può offrire una soluzione efficace per gestire le allergie e gli strascichi dei malanni stagionali. Prendersi cura delle cavità nasali è il primo passo per stare bene. Il naso, oltre ad essere il primo organo d'ingresso per l'aria, costituisce anche il punto d'accesso per eventuali virus, batteri e pollini nelle vie respiratorie. La tradizione Yoga e l’Ayurveda ci vengono in soccorso con delle pratiche specifiche per la cura delle cavità nasali, come Jala Neti e Nasya, rispettivamente il lavaggio e la terapia nasale. Dedicare qualche minuto al giorno a queste abitudini igieniche aiuterà a mantenere le mucose pulite e in salute, quindi, a contrastare l’insorgere di malanni stagionali e tenere lontano gli allergeni. Evitare l’esposizione diretta ai pollini nelle ore di maggiore concentrazione, che solitamente coincidono con le prime ore del mattino e il tardo pomeriggio, può contribuire a ridurre l’irritazione delle vie respiratorie. Anche la scelta dell’alimentazione può giocare un ruolo chiave: una dieta ricca di antiossidanti, acidi grassi omega-3 e polifenoli può contribuire a rafforzare le difese immunitarie e ridurre l’infiammazione di basso grado che caratterizza le reazioni allergiche. L’integrazione di rimedi naturali studiati dalla scienza, come quercetina, butirrato, perilla e funghi medicinali, può rappresentare una strategia efficace per migliorare la qualità della vita di chi soffre di allergie stagionali. I cicli della della natura sono come un grande respiro, secondo la tradizione Yoga la respirazione è il ponte tra interno ed esterno, che ricalca su piccola scala il movimento universale, per questo dedicare ogni giorno qualche minuto al pranayama è un ottimo esercizio per restare in salute ed entrare in armonia con sé stessi e con l’ambiente circostante. Le pratiche più adatte a questo periodo sono quelle equilibranti per trovare serenità e stabilizzare l’umore, come Nadi Shodhana, e i Sama Vritti pranayama, in particolare la respirazione quadrata e quella triangolare, ma anche quelle energizzanti, quando si voglia ottenere più forza e vitalità in sintonia con il mood della stagione, come Bhastrika Pranayama e Kapalabhati.
Questa stagione è il momento ideale per riattivare le energie sopite, esplorare nuove possibilità e allinearsi con i cicli della natura, agevolando il cambiamento e la crescita personale. Lo Yoga può aiutarci attraverso pratiche come la meditazione e il movimento consapevole, lavorando sul corpo, ad esempio con uno stile come il Vinyasa, perfetto per ritrovare la forma, la forza e la flessibilità, ma anche sul mondo interiore, tramite pratiche che favoriscono la trasormazione interiore e il rinnovamento spirituale. Il pranayama è uno degli strumenti più potenti per stimolare l’energia, esercizi come Bhastrika Pranayama e Kapalabhati sono associati a un incremento della coerenza cardiaca e della neuroplasticità cerebrale, quindi, della lucidità mentale e della vitalità. Studi sulle tecniche di pranayama e meditazione hanno evidenziato che queste pratiche possono influenzare l’attività del sistema nervoso autonomo e ridurre l’infiammazione sistemica, favorendo uno stato di benessere profondo. La primavera, con il suo potere di rinascita e trasformazione, è spesso associata al risveglio della Kundalini, l’energia latente che giace alla base della colonna vertebrale secondo la tradizione yogica e che proprio come la primavera segna il ritorno della luce e della crescita dopo il periodo di quiete invernale. L’attivazione della Kundalini porta nuova energia, trasformazione e apertura, secondo la tradizione, rappresenta la forza vitale primordiale che risale attraverso i chakra, portando maggiore consapevolezza, vitalità ed espansione spirituale. La meditazione sui chakra è un metodo efficace per facilitare questo processo, essa usa la concentrazione focalizzata e la visualizzazione dell’energia che si muove da un centro all’altro lungo la colonna vertebrale. Questo è il periodo giusto per introdurre delle novità, che si tratti di una buona abitudine o di un nuovo progetto, la primavera è il momento perfetto per ripartire, per incominciare quella cosa che volevi fare da tanto tempo o che hai pianificato all’inizio del nuovo anno, prima che la pigrizia e la procrastinazione prendessero il sopravvento. Quando il corpo e la mente sono naturalmente predisposti al rinnovamento si presenta l’occasione per portare nuova linfa ed energia nella propria vita. Se fai yoga introduci un sankalpa per esprimere la tua intenzione all’inizio e alla fine della tua pratica, ripetendolo per almeno quindici giorni. Complice il crescente ottimismo e il bel tempo sarà più semplice onorare i buoni propositi e, aggiungendo una certa dose di costanza e determinazione, nessuno potrà più fermarti!
I cambiamenti primaverili favoriscono una maggiore predisposizione alla gratitudine, l’aumento delle ore di luce solare stimola la produzione di serotonina, il che spiega perché molte persone si sentano più ottimiste e inclini a riconoscere gli aspetti positivi della propria vita. Inoltre, trascorrere del tempo in contatto con l'ambiente che si risveglia, attiva circuiti cerebrali legati alla biofilia, il senso innato di connessione con la natura, che è stato associato a livelli più alti di benessere emotivo. Praticare la gratitudine stimola il sistema parasimpatico, la componente del sistema nervoso autonomo che favorisce il rilassamento e la rigenerazione, inoltre, contribuisce ad abbassare la pressione sanguigna, a ridurre i livelli di cortisolo e a migliorare la qualità del sonno (Jackowska et al., The impact of gratitude on psychological well-being and physical health, 2016, Journal of Health Psychology). Dal punto di vista biologico, la gratitudine è strettamente legata alla regolazione di neurotrasmettitori, come la dopamina e la serotonina, entrambi fondamentali per la sensazione di benessere e soddisfazione. Le neuroscienze evidenziano come esprimere gratitudine attivi le aree della corteccia prefrontale e del sistema limbico, regioni associate alla regolazione delle emozioni e alla motivazione. Nello studio The Psychology of Gratitude, condotto del 2003 presso l’Università della California, si evidenzia come praticare la gratitudine per 21 giorni consecutivi porti a una maggiore attivazione della corteccia prefrontale mediale, migliorando la capacità di regolazione dello stress e favorendo una visione più positiva della vita. Sviluppare Santosha, focalizzandosi sul riconoscimento delle cose positive presenti nella propria vita, è uno un ottimo metodo per incrementare l’empatia e il senso di appagamento. La scrittura di un diario della gratitudine, in cui segnare tutto ciò per cui ci sentiamo grati, è un esercizio salutare: secondo Gratitude and well-being: A review and theoretical integration del 2010, coloro che scrivono regolarmente pensieri di gratitudine sperimentano un aumento significativo del senso di benessere rispetto a coloro che non introducono questa abitudine. Infine, fai fiorire il tuo cuore tramite piccoli gesti di amore e gentilezza: uno dei mezzi più efficaci per migliorare il benessere psicoemotivo è la manifestazione diretta di gratitudine verso le altre persone, l’ambiente e la natura, farà sentire meglio anche te. Leggi anche I commenti sono chiusi.
|
Details
Categorie
Tutti
|