Wonderflow Yoga

Yoga & Benessere Naturale

• TUTTI GLI ARGOMENTI
​• ASANA • PRANAYAMA • MEDITAZIONE 
• AYURVEDA • SALUTE & BENESSERE

• FILOSOFIA • LIFE STYLE
Access Octomono Masonry Settings
  • Wonderflow Yoga
    • Yoga
    • Asana
    • Pranayama
    • Meditazione
    • YOGA CON ROSA
  • Yoga e Life Style
  • About
    • Me
    • Contact

Ridurre la spasticità con lo Yoga, come fare

Read Now
 
Foto

Che cos'è la spasticità

La spasticità, come dice l'etimologia stessa della parola (dal greco spasmos), è una condizione caratterizzata da spasmi muscolari e da un anomalo aumento del tono muscolare. Tali contrazioni involontarie e prolungate della muscolatura, possono limitare considerevolmente il movimento sino addirittura ad impedirlo. La spasticità, infatti, si manifesta quando avviene un danneggiamento del primo motoneurone, essenziale per far arrivare il messaggio di contrazione ai muscoli del corpo e, dunque, per eseguire correttamente i movimenti volontari.
​
​Le cause di questo danneggiamento possono essere di natura traumatica, vascolare o neurologica, pertanto può insorgere a seguito di incidenti, presentarsi dopo un asfissia cerebrale, e ancora derivare da alcune patologie che interessano i vasi sanguigni (ad esempio l'ictus), ma anche da diverse malattie e problematiche neurologiche. Si capisce bene che, a seconda del grado del disturbo, può essere fortemente debilitante per chi ci convive, poiché senza una normale funzionalità del tono muscolare subentrano rigidità, dolore, clonie, iperreflessia e difficoltà motorie.
​

Un aiuto dallo yoga

Foto
image by shixart1985,
Insieme alle tradizionali terapie farmacologiche, alla fisioterapia e ai massaggi terapeutici, lo yoga può intervenire positivamente nel trattamento della spasticità, aiutando a ritrovare una postura più corretta e riabilitando il movimento. Nella norma, quando un muscolo si allunga, il sistema neuromuscolare regola il riflesso da stiramento per calibrare al meglio il movimento e provvedere al mantenimento dell’equilibrio, nel caso di spasticità, invece, il muscolo si contrae in maniera anomala, tanto che postura e capacità motoria possono risultare compromesse. Proprio per questo lo stretching prolungato dello Yin Yoga e in particolare del Restorative Yoga sono molto indicati nei soggetti che presentano spasticità.

​Lo Yoga con le sue tecniche calmanti e di allungamento muscolare agisce come un vero e proprio miorilassante naturale. Le posizioni mantenute in estensione non forzata per una durata lunga (anche per 20 minuti ad asana) con l’ausilio di cuscini e supporti sono in grado di distendere in profondità le fibre muscolari, i tendini e i legamenti e di stimolare il tessuto connettivo, attenuando in tal modo le tensioni e la ritrazione della muscolatura, con conseguente riduzione della spasticità. Pare, inoltre, che l’esercizio fisico intervenga nei cambiamenti nell’eccitabilità dei motoneuroni e degli interneuroni spinali, una pratica opportuna induce il rilassamento muscolare anche a partire dal sistema nervoso. Sono molto consigliati anche esercizi mirati alle zone più colpite come lo stretching delle mani e dei piedi e del face yoga.
​
Per quanto riguarda il pranayama, la respirazione diaframmatica, effettuata in posizione supina, è un ottimo esercizio distensivo. Si rivela molto utile anche la pratica della meditazione Vipassana, che a seconda dell'indagine condotta può indurre un profondo rilassamento generale a livello psicofisico o più dettagliatamente di specifiche parti del corpo.
​  

Posizioni yoga per ridurre la spasticità

Qui sotto alcune posizioni con le relative varianti yoga chair per sedia (o sedia a rotelle), adatte alla pratica yoga dei soggetti che presentano spasticità. Gli asana più indicati sono quelli che prevedono allungamenti graduali e prolungati, insieme a quelli di apertura del petto, delle spalle e del bacino. Sono molto utili anche gli esercizi di stretching delle mani e dei piedi.
​
Foto
Durante l'esecuzione delle seguenti posizioni non si deve mai provare dolore, semmai una leggera sensazione di estensione al centro del muscolo. Mantenere ogni posizione per almeno dieci respiri. Se ci riteniamo stabili possiamo chiudere gli occhi e portare idealmente il respiro sulla zona che stiamo allungando.
Foto
Foto
Estensione della mano e del polso. Sciogli i polsi facendo su e giù con le mani per 20 volte, poi aiutandoti con l'altra mano mantieni la posizione con le dita puntate verso l'alto per almeno 10 respiri; ripetere rivolgendo le dita verso il basso per altri 10 respiri.
Foto
Estensione del piede e della caviglia. Sciogli le caviglie alternando con dolcezza i piedi a martello e le punte per 20 volte, poi manteni i piedi puntati per almeno 10 respiri, infine posiziona i piedi a martello per altri 10 respiri.
Foto
Affondo basso per allungare lo psoas. Puoi usare dei cuscini sotto al ginocchio per proteggere l'articolazione e dei blocchetti sotto le mani per addolcire la posizione. Ripetere l'affondo da entrambi i lati.
Foto
Gomukhasana, per aprire il petto ed estendere i glutei. Incrocia le gambe fin dove ti è possibile, le ginocchia possono rimanere anche molto distanziate tra loro a seconda del tuo grado di flessibilità, se non riesci ad afferrare le mani tra loro, puoi aiutarti con una cintura; mantieni la posizione per almeno 10 respiri poi cambia l'intreccio di mani e piedi e ripeti dall'altro lato.

Leggi anche

Foto

Dolore cronico e acuto: lo yoga, terapia alternativa per alleviarlo


Share


Comments are closed.
Details


    Categorie

    Tutti
    Asana
    Ayurveda
    Filosofia
    Meditazione
    Pranayama
    Salute & Benessere
    Slow Living

    ​Rosa Beltrami

    Founder di Wonderflow Yoga, ha una laurea in comunicazione visiva, ama follemente il suo pianeta e, ovviamente, lo Yoga!

Menù

Home
Yoga
​Yoga con Rosa
Wonderflow Life
About
​

Support

Contact
Terms of Use
​Privacy Policy
  • Wonderflow Yoga
    • Yoga
    • Asana
    • Pranayama
    • Meditazione
    • YOGA CON ROSA
  • Yoga e Life Style
  • About
    • Me
    • Contact